Colle dell'Agnello
(2744 m.)
Cuneo, Piemonte, Italia

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Altimetria
Colle dell'Agnello
La leggenda del colle dell'Agnello

Partenza da Sampeyre ore 8.30;

Percorso: Calchesio, Casteldelfino, Ponte Chianale, Chianale, Colle
dell'agnello e ritorno.

Km 30+30 Dislivello totale in salita 1830 m; Tempo in movimento Andata e ritorno 3 ore e 45 min.

Note: Da Ponte Chianale fino alla vetta raffiche di vento forte contro-marcia


Il Gruppo sul valico del Colle dell'Agnello

 

Partenza da Sampeyre (971mt). La strada, sale leggermente per diversi chilometri. Poi comincia a salire con più decisione (6%) per alcuni ampi tornanti che conducono dopo 11 km a Casteldelfino (1290mt). Scavalcato il ponte sul torrente si incontra una prima rampa impegnativa. Si prosegue sempre in buona salita, per transitare a Rabioux (1416mt) con pendenze del 6-7% per poi incrociare dopo Km 14.5) Villaretto a1520mt di altezza.

Da qui le pendenze si addolciscono mentre la strada si approssima al borgo di Castello di Pontechianale 1594mt dove è presente sul lato sx della strada tra le case del paese una bella fontana di acqua freschissima. Superato l’abitato si costeggia il bacino artificiale del lago di Castello. Si percorrono due chilometri semi-pianeggianti per poi riprendere a salire con discrete pendenze, la strada è incastonata in mezzo a pascoli e praterie, si affronta un ultimo tratto di impegno moderato che conduce, costeggiando l'abitato di Chianale (1796mt), alle prime secche rampe. Si incontra la vecchia Dogana Italiana e la sbarra che chiude il traffico nel periodo invernale, da qui inizia l’ultimo micidiale tratto di 9 km che toglie il respiro solo a vederlo.
Si sale con Pendenze costanti sopra il 10% lungo tratti rettilinei addolciti ogni tanto da qualche breve curvone. Si incontra una malga dove la pendenza sembra allentare la morsa ma è solo una sensazione (8%). Poi le pendenze prendono ad incattivirsi ulteriormente (cartello indicante 14%), ancora un terribile rettilineo che sembra non finire mai. L’ambiente è bellissimo tra prati, pascoli e marmotte che sbucano da tutte le buche ai lati della strada. La salita si inerpica ancora tra tornanti e rettilinei con pendenze che superano costantemente l’11% con impennate al 15-18%. Tutta la salita è segnalata costantemente con riferimenti ai km mancanti e alla pendenza media del tratto.
Si affronta il tratto finale rappresentato da una lunga diagonale poi un ultimo, tornante, ci indirizza al valico. Giunti al colle 2744mt, molto spoglio e senza nessun insediamento umano, si nota la grande targa di confine tra Italia e Francia. Osservando a dx con lo sguardo verso la Francia si nota la splendida sagoma del Monviso che domina incontrastato il panorama.

Scenario incantevole, tanta fatica, sensazioni forti, tratti con vento forte contro-marcia, raffiche che impediscono l’avanzamento verso la vetta e mettono a dura prova l’equilibrio in bici, nonostante tutto ciò la soddisfazione di aver dominato questa salita è veramente tanta.

A.S.